Cooperativa sociale: che cos’è e quali figure professionali ci lavorano

300.000 impiegati, 12 miliardi di euro di fatturato, quasi 12.000 enti in tutt’Italia.

Non stiamo dando i numeri, sono le cifre che muovono ogni anno le Cooperative Sociali, uno tra gli enti del Terzo Settore più diffusi sul territorio nazionale, eppure ancora così poco conosciuto. 

Cooperativa-sociale---che-cos-e-quali-figure-professionali-ci-lavorano-scheda-tecnicaChe cosa sono le Cooperative Sociali? 

Le Cooperative Sociali rientrano tra le tipologie di Impresa Sociale e hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi (tipo A), attraverso lo svolgimento di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (tipo B), oppure attraverso entrambi (tipo misto) (Art.1 Legge 381/91). 

Stiamo parlando, dunque, di un ente senza fine di lucro che opera per soddisfare bisogni collettivi e perseguire scopi sociali. Per essere riconosciute come persone giuridiche, le Cooperative Sociali devono iscriversi al Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNT), istituito con la recente riforma del Terzo Settore e che riunisce gli albi e i registri finora esistenti (ad esempio, quello delle ONLUS, che non esiste più). Il Registro Unico è pubblico, accessibile a tutti in modalità telematica e sarà gestito su base territoriale da ciascuna regione e provincia autonoma.

Quanti e quali tipi di Cooperative Sociali esistono? 

 

>Tipo A

Gli Enti di tipo A sono circa il 60% delle Cooperative in Italia. Con un fatturato di poco più di 9 miliardi di euro, hanno un ruolo sempre più centrale come gestori del welfare. In convenzione con enti pubblici, o in modo diretto, le cooperative di tipo A gestiscono servizi sociali (ad esempio: centri di aggregazione giovanile, case famiglia, centri di accoglienza, progetti di reinserimento sociale, centri antiviolenza,..), servizi sanitari (come i centri per disabili, anziani o persone con problemi di salute mentale)  e servizi educativi (ad esempio centri educativi per minori a rischio, servizi educativi a sostegno dei genitori, asili nido, attività educative nelle scuole). Tali servizi vengono progettati intercettando sul territorio i bisogni sociali  e interagendo con le amministrazioni pubbliche che definiscono le politiche sociali. 

>Tipo B

Le cooperative sociali di tipo B realizzano attività produttive finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate. Possono operare in diversi settori produttivi con la condizione che almeno il 30% dei lavoratori impiegati rientri nella definizione di “soggetto svantaggiato”, ossia una persona con invalidità fisica, psichica e sensoriale, ex degenti di ospedali psichiatrici o soggetti attualmente in trattamento psichiatrico, ex tossicodipendenti, alcolisti, minori in età lavorativa in situazione di difficoltà familiare, condannati ammessi a misure alternative alla detenzione (fonte: Legge 381/91). 

Per loro, le cooperative di tipo B, in base al proprio campo d’azione, forniscono una formazione professionale adeguata per facilitare una piena integrazione sociale e l’inserimento lavorativo

Con la recente Riforma del Terzo Settore, che coinvolge naturalmente anche le cooperative sociali, la novità più rilevante è l’ampliamento dei settori in cui esse possono operare.

Oltre a quelli già contemplati, la riforma ha aggiunto:

  • il turismo sociale,
  • la cooperazione allo sviluppo,
  • l’housing sociale,
  • la ricerca e l’erogazione di servizi culturali,
  • il microcredito,
  • il commercio equo e solidale,
  • l’agricoltura sociale. 

 

Quali figure professionali lavorano nelle Cooperative Sociali?

Le figure professionali che potrebbero trovare lavoro in una cooperativa sono molte e varie. Da un punto di vista operativo, ricercatissimi sono gli educatori professionali (dai tirocinanti ai profili più alti, magari qualificati in Psicomotricità o Terapia della Comunicazione Aumentativa Alternativa), assistenti sociali, operatori socio sanitari (ASA e OSS). Non mancano anche offerte interessanti per professionisti della Medicina come infermieri, psicologi, psichiatri, neuropsichiatri, logopedisti, fisioterapisti

Molto richieste, infine, anche le figure di coordinamento, esperti in comunicazione, progettisti e fundraisers, impiegati e responsabili amministrativi.

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