Lavorare nel non profit con una laurea in Scienze della Comunicazione

Scienze della Comunicazione, e in generale tutti i corsi affini, non sono più considerati Scienze delle Merendine. Già, perché a quanti è capitato, durante il percorso di studi, di ricevere simpatiche prese in giro da colleghi di altre facoltà?

Eppure, oggi più che mai, l’universo della comunicazione è probabilmente quello più strategico per le organizzazioni non profit. Una buona comunicazione può fare la differenza in termini di brand awareness, ma anche per quanto riguarda la capacità di captare donazioni e, di conseguenza, avere un buon bilancio.

L’esperto in comunicazione, inoltre, è una figura sempre più multidisciplinare che riesce a coniugare competenze tecniche e umanistiche, ponendosi in una posizione imprescindibile sul mercato del lavoro.

Ma proviamo a fare una panoramica sui principali ruoli che può ricoprire un laureato in Scienze della Comunicazione nel non profit.

 

Premessa

Essere esperti di comunicazione, significa aprirsi a un mondo molto sfaccettato, composto da attività online e offline. Attività che richiedono competenze professionali specifiche ma che al tempo stesso richiedono di essere multitasking.

Questo è vero soprattutto per realtà più piccole dove, probabilmente, i dipartimenti (se ci sono) non sono così marcati e definiti. Il content editor, ad esempio, potrebbe doversi occupare di social media management o ufficio stampa. Vi chiediamo, dunque, di non considerare questa categorizzazione come rigida. Ma, piuttosto, come un elenco di professionalità sfumate l’una con l’altra.

 

Social Media Specialist

Oltre 30 milioni di utenti attivi sui social media in Italia e 3 miliardi nel mondo. Sono cifre che non si possono ignorare. Ecco perché ogni organizzazione deve concentrare i suoi sforzi di comunicazione anche, e soprattutto, su piattaforme come Facebook, Twitter, LinkedIn e Instagram.

Ecco perché, per gestire e implementare le pagine ufficiali, non è più sufficiente “mio nipote che è bravo con il computer”, ma serve un professionista preparato e competente.

Semplifichiamo le principali attività richieste al SMS:

  • Community manager: si occupa di gestire i rapporti diretti con i followers, tramite la moderazione dei commenti, dei messaggi privati e attraverso il coinvolgimento diretto dei sostenitori.
  • Social Media Content Manager: crea i contenuti da condividere e veicolare attraverso le piattaforme. Essi possono essere visual (immagini e video) o testuali (copy).
  • Social Media Marketing: cura le le campagne pubblicitarie a pagamento attraverso la definizione del target, la scelta del budget e differenziazione dei contenuti per ogni piattaforma.

 

Content editor

Il braccio operativo del reparto comunicazione. A lui spetta la creazione dei contenuti multicanale da diffondere sui diversi medium dell’organizzazione, sia online, che offline. Il content editor deve fare sua la massima di Marshall McLuhan: medium is the message (il media è il messaggio).

Deve, in questo senso, conoscere le peculiarità e le caratteristiche di ogni piattaforma di pubblicazione e creare contenuti ad hoc, affinché il messaggio sia efficace.

Fondamentali, per questa figura, competenze in:

  1. scrittura;
  2. fotografia;
  3. grafica;
  4. video editing;

 

Seo Specialist

Strettamente collegata alla figura del content editor, ma con focus sul World Wide Web. L’obiettivo del contenuto, in questo caso, è focalizzato sui motori di ricerca e la sua ottimizzazione, al fine di ottenere i migliori risultati possibili e generare traffico sul sito dell’organizzazione (SEO: Search Engine Otpimization).

Il Seo Specialist deve avere tre anime:

  1. Editoriale: redazione di contenuti SEO oriented. L’obiettivo è la creazione di contenuti che siano premiati dai motori di ricerca, non solo attraverso la scrittura di keywords giuste, ma che seguano i principi di originalità e creazione di valore per il fruitore. La regola d’oro è: content first.
  2. Tecnica: deve conoscere i principali strumenti di creazione e gestione di siti, come la scelta dell’hosting, il content management system o l’ottimizzazione delle immagini.
  3. Pubblicitaria: deve padroneggiare i principali tool di analisi e promozionali, come Analitycs a AdWords.

 

Ufficio stampa

L’obiettivo è diffondere le iniziative e le prese di posizione dell’organizzazione, attraverso i media tradizionali: quotidiani, periodici, televisioni e radio.

Solitamente, l’addetto stampa è un giornalista iscritto all’ordine professionale (elenco pubblicisti o professionisti). E la sua attività di promozione si divide in diverse mansioni:

  • redazione e invio di comunicati stampa;
  • recall telefonico alle redazioni o ai singoli giornalisti;
  • attività di public relations e creazione di relazioni fiduciarie con gli organi di stampa;
  • redazione di articoli editoriali per il sito dell’organizzazione e per le sue pubblicazioni cartacee;
  • veicolazione delle richieste dei giornalisti (invio di dati o pianificazione di interviste).

Oltre a questo, l’addetto stampa, si occupa anche di un importante attività di comunicazione interna. In sintesi, informa dipendenti, collaboratori e volontari sulle attività dell’organizzazione. In questo senso, redige periodicamente newsletter interne e report. Tra queste attività, rientra anche la predisposizione quotidiana di una rassegna stampa riguardante i temi dell’associazione.

 

Fundraising manager

La semplice traduzione con addetto alla raccolta fondi è riduttiva. Il Fundraising manager, infatti, è il professionista che attira e, soprattutto, fidelizza donatori e sostenitori. In particolare, ha il compito di:

  • sviluppare gli obiettivi e il piano per la raccolta fondi, in accordo con la mission dell’organizzazione;
  • identificare il target dei potenziali donatori;
  • interagire direttamente con i donatori e con gli influencer;
  • redigere la campagna di raccolta fondi, dalla fase di ideazione a quella di report;
  • pianificare e gestire azioni di marketing e comunicazione;
  • organizzare eventi;
  • sviluppare collaborazioni con altre organizzazioni e con le istituzioni;

In altri termini, si tratta di una figura liminale tra più reparti. Lavora a stretto contatto con l’ufficio stampa, i social media specialist, i content editor, la contabilità e la dirigenza. Si tratta, con tutta probabilità, di una delle figure più importanti di un’organizzazione, in quanto le donazioni sono, di fatto, la linfa vitale del non profit.

 

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