Azalea cooperativa sociale

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Panoramica

  • Data di Fondazione 01/01/1992
  • Posizioni aperte 0
  • Tipo di Entità Cooperativa Sociale

Descrizione

La cooperativa sociale Azalea di Pescantina, una delle più significative del Veronese, è attiva da oltre trent’anni sul territorio con servizi sociosanitari e progetti innovativi, organizzati in 3 filiere: cure primarie, educazione e cultura, inclusione – turismo sociale.

Qualche numero significativo: quasi 400 lavoratori e lavoratrici, di cui 350 soci/e e una base sociale per l’81 per cento composto da donne. L’età media è appena sotto i 45 anni.

Circa 11 milioni di fatturato maturato nel corso del 2022, oltre 16mila persone raggiunte dai servizi della cooperativa (erogati anche in aiuto alle loro famiglie e alle comunità di riferimento) e più di 50 progetti oggi attivi.

È tutta al femminile e under 45 la squadra oggi alla guida della cooperativa.

La cooperativa spazia dai servizi di assistenza domiciliare  e RSA per anziani, assistenza domiciliare per persone con problemi di salute mentale e, più in generale, persone con problemi di marginalità sociale, ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza, ai progetti di mediazione culturale, fino alla gestione dell’Hotel ristorante Gran Can, in Valpolicella, che ospita al suo interno due comunità per la salute mentale e dell’osteria la Coopera 1945 ad Arbizzano, un’“osteria di comunità” che accoglie inserimenti lavorativi. Progetti nati anche per costruire una nuova cultura di impresa sociale capace di stare nel mercato con qualità e innovazione.

Il 2022 è stato il trentesimo anno di attività della cooperativa, in occasione del quale Azalea ha presentato due nuove progettualità, a conferma dello slancio di ricerca anche per i prossimi anni.

“Azalea per la parità di genere” ha come obiettivo primario lo sviluppo di un atteggiamento collettivo e di un ambiente lavorativo pienamente inclusivo, capaci di favorire l’espressione delle differenze, attraverso la decostruzione e l’eliminazione di pregiudizi e stereotipi. L’impegno della cooperativa per la parità di genere inoltre rappresenta un elemento di innovatività in quanto focalizza un volano di crescita culturale e di sviluppo progettuale di tutti i servizi della cooperativa.

“Il lavoro che cambia” pone la questione della profonda disaffezione alle professioni di cura che affligge l’intero comparto della cooperazione sociale, provando a comprendere questa nuova sfida e a trovare soluzioni efficaci e innovative. I primi esiti della ricerca sono stati raccolti in un reportage giornalistico curato da Azalea dal titolo “Il lavoro che cambia” visibile qui.