Fondazioni: cosa sono e di cosa si occupano

Oltre 7000 enti che impiegano 100.000 persone e che muovono complessivamente 41 miliardi all’anno. Stando all’ultimo censimento Istat, le fondazioni concorrono a pieno titolo per il primato dell’innovazione sociale tra gli enti del terzo settore.

 

fondazione-chi-sono-e-di-cosa-si-occupano---scheda-tecnicaChe cosa sono le Fondazioni?

La fondazione (disciplinata dagli articoli 14-42 bis del Codice Civile) è un’organizzazione non lucrativa che viene costituita per la gestione di un patrimonio finalizzato a un preciso scopo di utilità sociale. Essa nasce, quindi, a partire da una certa somma di denaro (che può essere una donazione privata oppure un lascito testamentario di persone abbienti con a cuore la causa sociale) vincolato ad una finalità di pubblica utilità, come ad esempio l’erogazione di un servizio a una fascia della popolazione considerata vulnerabile.

A differenza delle associazioni di volontariato o delle cooperative, le fondazioni non sono un ente democratico, non hanno soci e i membri dell’organo di direzione vengono direttamente nominati dai fondatori dell’ente alla stesura dello statuto.

 

Quanti e quali tipi di Fondazioni esistono?

Esistono vari tipologie di fondazione. Esse possono essere di erogazione, di famiglia o di impresa, di comunità, bancarie, di partecipazione, culturali o iscritte al Registro Unico degli Enti del Terzo Settore. Proprio così: non tutte le fondazioni fanno parte degli ETS. Ciò che determina l’appartenenza al TS è, primariamente, lo scopo per cui sono state costituite.

Esistono, tuttavia, due macrocategorie in cui tali enti possono essere suddivisi:

  • Fondazioni di erogazione, ovvero che non finanziano direttamente i progetti sociali e si appoggiano ad altri enti per la loro realizzazione.
  • Le Fondazioni operative, invece, svolgono direttamente l’attività di progettazione sociale, al pari delle cooperative sociali o, ancor meglio, delle associazioni di volontariato.

Ma le tipologie di fondazioni possono anche essere:

  • Fondazioni familiari: istituite da una o più famiglie per perseguire obiettivi di solidarietà sociale, culturale o scientifica, mantenendo controllo sulla gestione delle attività e sulla direzione strategica dell’ente.
  • Fondazioni comunitarie: organizzazioni filantropiche che si focalizzano su una specifica area geografica, con lo scopo di migliorare la qualità della vita delle persone che vi abitano, raccogliendo fondi da diverse fonti.
  • Fondazioni di partecipazione: questo tipo di fondazione si basa sull’aggregazione di più soggetti, i quali contribuiscono al patrimonio della fondazione stessa e partecipano attivamente alla sua vita associativa e decisionale.

 

Di che cosa si occupano le fondazioni?

L’intento principale delle fondazioni è la promozione dell’innovazione e del cambiamento sociale. Questo intento può essere applicato in vari ambiti, come ad esempio l’istruzione e la ricerca, la cultura, lo sport, la religione, l’assistenza sociale. Non dimentichiamo che, negli ultimi tempi, è cresciuto il numero delle fondazioni tra i musei, i centri di ricerca, i teatri, gli enti lirici, per consentire a famiglie facoltose e modernissimi mecenati l’ingresso nel mondo del sociale e della filantropia.

 

Quali figure professionali lavorano nelle Fondazioni?

Le figure professionali richieste dalle fondazioni non si discostano molto da quelle richieste dalle associazioni e, in linea di massima, si differenziano per lo scopo per cui esse sono nate. Da un punto di vista generale, ricercatissimi sono esperti in comunicazione e fundraising, professionisti delle Risorse Umane, coordinatori ed impiegati amministrativi, progettisti sociali. Non mancano tuttavia offerte interessanti per professionisti della sanità e del mondo socio-assistenziale come medici, ricercatori, infermieri, educatori professionali, assistenti sociali, operatori socio sanitari (ASA e OSS).

 

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