Come scrivere una lettera di presentazione efficace

Sintesi, chiarezza, personalizzazione e obiettivi personali. Sono i quattro criteri principali di cui tener conto quando si redige una lettera di presentazione per una candidatura.

Molte guide online propongono modelli o template preconfezionati, dai quali prendere spunto. In realtà non c’è una vera e propria regola formale: l’importante è il contenuto.

Sintesi

Cercate di catturare l’attenzione dei selezionatori con massimo 15 righe, non di più. Dovete immaginare di essere uno tra centinaia di altri probabili candidati. E gli addetti alle risorse umane hanno un periodo di tempo limitato per la selezione del personale. Dovete, dunque, convincerli nel più breve tempo possibile a intraprendere lo step successivo: la lettura del vostro curriculum.

Se decidete di allegare la lettera, potete scrivere le vostre informazioni anagrafiche e la data in un’intestazione del documento, mentre il trattamento dei dati personali. Se invece optate per inserire le informazioni nel corpo della mail, non scrivete nient’altro che la lettera. Evitate informazioni ridondanti e tutto ciò che può essere codificato automatico dai client di posta elettronica. In altri termini, niente aperture come: “Sono il dott. Mario Rossi…”. Appesantiscono il testo e annoiano il lettore.

La capacità di sintesi, infine, è indice di buona proprietà di linguaggio e padronanza della lingua scritta. Competenza apprezzata dai selezionatori.

Chiarezza

Andate subito al punto. Raccontate cosa fate e spiegate il motivo per il quale vi state candidando. Ogni vacancy, richiede profili diversi. E il vostro deve emergere fin dalle prime righe. Potete usare anche piccoli accorgimenti, come i grassetti nelle parole chiave, per attirare visivamente l’attenzione di chi legge.

Mettete al centro le vostre competenze e le vostre attitudini, prima delle vostre esperienze professionali o il vostro percorso di studi: sono tutte informazioni che i selezionatori troveranno nel curriculum.

Per questo motivo, la frase “sono un organizzatore di eventi, specializzato nel non profit in ambito medico-sanitario” risulterà più efficace di “ho lavorato per oltre 5 anni presso l’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro, nell’ufficio Promozione Immagine e Comunicazione”.

Dimostrate umiltà. “Nutro un forte interesse per la comunicazione digitale, tanto da dedicare il mio percorso accademico all’approfondimento dell’argomento” è meglio che vantarsi di aver conseguito a pieni voti un master in web marketing. Anche in questo caso, è solamente rimandato alla lettura del CV.

Fate molta attenzione ai refusi e agli errori grammaticali: possono danneggiarvi pesantemente.

Personalizzazione

Anche se state inviando una candidatura spontanea, ricordate che vi state proponendo per una specifica posizione e organizzazione. Evitate, quindi, il metodo a grappolo: una lettera preimpostata da mandare a più associazioni.
Se allegate la lettera, scrivete il destinatario all’interno dell’intestazione. E aggiornate la data: deve coincidere con quella di invio.

Dimostrate di essere informati sulla mission e sulle attività dell’organizzazione. Dopodiché spiegate perché il vostro profilo è in linea con le loro posizioni. Eliminate le informazioni superflue. Banalmente, per un ruolo da cooperante in Senegal, potrebbe essere superfluo indicare la conoscenza del tedesco, mentre dimestichezza con inglese e francese sono importantissimi.

Se avete avuto delle esperienze di volontariato in ambiti simili, non mancate di sottolinearlo. I selezionatori lo prendono molto in considerazione.

Personalizzare la lettera di presentazione, inoltre, lascia trasparire che non siete pigri e che lavorate con precisione.

Obiettivi personali

Per quale motivo vi state candidando? Perché proprio con quella specifica organizzazione?

Una volta spiegato cosa potete offrire, in termini di lavoro e competenze, è il momento di rivelare a cosa aspirate e perché. Se volete cambiare lavoro, ad esempio, specificate che l’organizzazione destinataria offre traguardi più stimolanti. Se invece siete alla prima occupazione, evidenziate che non vedete l’ora di mettere in atto quanto imparato durante gli studi o i periodi di stage passati.

Infine, invitate a leggere il vostro curriculum e salutate educatamente. Rileggete più volte e fatela leggere anche a una terza persona, prima di inviarla definitivamente.

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